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Rotschild e Charlie Hebdo

La famosa famigIia "Rothschild", come avvenuto altre volte, in un modo o nell'altro si ritrova collegata all'evento in questione...

Bernard Maris, la "vittima silenziosa" di Charlie Hebdo

Bernard Maris era giornalista di France Inter. Aveva rivelato alle grandi masse che banche creano moneta dal nulla. Chiedeva sforzo da parte di creditori internazionali...

Mauro Biglino: le verità nascoste nella Bibbia

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05/02/15

Charlie Hebdo: tra le vittime anche un economista "anti-Europa"


Bernard Maris era giornalista di France Inter. Aveva rivelato alle grandi masse che banche creano moneta dal nulla. Chiedeva sforzo da parte di creditori internazionali.
 "Tutti i paesi europei dovranno prima o poi rassegnarsi a cancellare parte del loro debito pubblico. Bisogna rinegoziarlo quando supera il 60% del Pil per poter rispettare di nuovo i criteri di Maastricht". 
Lo aveva detto in un documentario Bernard Maris, l'economista ucciso nell'attentato alla redazione del giornale satirico francese Charlie Hebdo.

Maris, che dal 2011 andava ripetendo che l’euro avrebbe portato tante sciagure, nel video chiedeva ai creditori internazionali - quindi Germania, Francia e le banche - di fare uno sforzo importante per abbattere il debito pubblico delle nazioni più in difficoltà.

"È l'unico modo per consentire agli Stati dell'Eurozona di rilanciare l'economia. Senza crescita non riusciranno a far fronte al debito pubblico., come è successo ai paesi africani per diversi decenni". Finiranno per "rimborsare in eterno un debito che soffocherà l'Europa".

Maris, reporter della radio France Inter e membro del consiglio generale della Banca di Francia ha tutte le carte in regola per spiegare come viene formato il debito. Lo ha spiegato in un documentario sul debito uscito di recente, in cui ha rivelato da dove viene la moneta prestata dalle banche.

La banca, racconta nel documentario, "fabbrica dal nulla 500 mila euro, che può chiedere alla banca centrale". Ecco svelato il segreto. "Una volta capito questo meccanismo, si è capito tutto". 



La mano dei Rothschild sul presunto "false flag" di Charlie Hebdo


Parigi si trova al centro dell’attenzione dei media internazionali dopo la sparatoria avvenuta nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo.
I tiratori, al grido di “Allahu Akbar” (in arabo “Dio è [il] più grande”), hanno ucciso undici persone e ferito altre undici durante il loro attacco. Poco dopo hanno ucciso un ufficiale della polizia francese.
Gli uomini armati, si sono identificati come appartenenti al ramo Yemenita di Al-Qaeda (Al-Qaeda nella penisola arabica).
La famosa famigIia "Rothschild", come avvenuto altre volte, in un modo o nell'altro si ritrova collegata all'evento in questione, dal momento che la famiglia di gran lunga più ricca del mondo ha acquistato la rivista Charlie Hedbo pochi giorni prima dell’attentato, nel Dicembre 2014.
Sembra che questa acquisizione sia stata oggetto di aspre discussioni tra i membri della famiglia, secondo il barone Philippe de Rothschild, che di recente ha rilasciato un’intervista alla rivista Quote pubblicata a gennaio.


“C’è stata una discussione riguardante l’acquisizione completata da mio zio il barone Edouard de Rothschild”, ha detto Philippe.“Alcuni membri della famiglia volevano impedire l’acquisto, perché sentivano che l’acquisto di questa rivista sarebbe stata vista come un tentativo per aumentare l’influenza dei Rothchild nella politica. Non vogliamo essere notati per essere coinvolti nella politica, almeno non in modo così trasparente! Alla fine la reticenza della famiglia è stata superata”.
Così il Barone Philippe Rothschild ha informato Quote che l’acquisizione di Charlie Hebdo è stata perfezionata nel mese di Dicembre 2014.
L’intera vicenda ricorda la vendita delle Torri Gemelle del World Trade Center a Larry Silverstein nell’estate del 2001, seguita dalla loro distruzione in un presunto attacco “terroristico”, nel Settembre dello stesso anno. In particolare, come è ormai noto, Silverstein assicurò le torri, precisamente contro attacchi terroristici inaspettati condotti per via aerea, solo sei settimane prima dell’attacco.
Queste informazioni non possono essere presentate come prova categorica del coinvolgimento sionista negli attacchi di Charlie Hebdo, ma deve far riflettere e considerare tutte le possibilità. Certamente deve farci mettere in dubbio il racconto dei media mainstream.
E c'è dell'altro, come ci racconta il video qui sotto, dal titolo:
"The Rothschilds Own Charlie Hebdo. Editors Girlfriend Works For The Rothschilds"